Contessa Lara (Evelina Cattermole)
un teatro di quart'ordine, dove gli spettacoli si succedevano senza interruzione. Ma fu, a punto, nell'uscire accaldato dal teatro, che una bella
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giallastra e i segni del vaiolo. Di bello e di ancor giovanile non aveva altro che gli occhi grandi, lucenti, mobilissimi: due occhi proprio
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calcina. Questo rozzo mosaico era molto tempo ch'egli lo andava facendo. A forza di maneggiar mattoni e calce, le mani gli eran diventate più dure e più
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è del mestiere, combinano e scombinano un affare; e pittori e scultori, i quali carezzano con gli occhi qualcosa di bello, che attirerebbero col
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poltroncina larga e bassa dinanzi al caminetto acceso, e tutta intenta a rimetter con le molle su gli alari d'acciaio traforato certi tizzi ribelli che
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sollievo e di serenità allietava l'anima. Girando gli occhi a volte su Capri, che, di lontano, somiglia il letto di qualche oceanina cullato dal mare, a
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prigione. E passavan vecchi dal soprabito che non avea più colore, dal cappello con l'orlo lustro d'unto, girando gli occhi di sotto in su, in cerca di
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godersela, meno tu; tu che alle cinque stai qui solo, sprofondato nella medesima poltrona, a canto alla medesima terrazza, con gli occhi fissi su 'l
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schierava a far gli esercizi militari; parecchie bambine, prendendosi per mano tutte in fila, intonavano il monotono ritornello:
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semimondane si componesse la comitiva colà raccolta. Giulio Sermanni seguì con gli occhi l'onda di damasco e di trine che spariva dietro l'uscio; ne
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Da un anno, cioè da quando s'eran gettate le fondamenta di quel palazzone a cui lavoravano, egli era stato sotto gli ordini di Nanni, e aveva preso
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sguardi feroci di lui e dal contegno sostenuto della ragazza, gli davan la baia consigliandolo a non dimagrar dell'altro, se non voleva che la
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stanza non si prestava a pigione per un solo inquilino e d'altra parte non si poteva dividere in più camere senza sciuparne gli affreschi d' un gran
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occhi di porcellana enormi e rotondi: gli occhi di queste bestie vegetali buttavan fuoco; le braccia di questi spaventevoli idoli s'agitavano minacciose
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solitudine più completa; e il sole a traverso Contessa Lara. 13 gli alti finestroni, vi faceva, non visto da anima viva, il suo eterno giro obliquo, sagomando
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grida affamate. Gli uomini, con un certo senso d'esitanza, chiamavano forte: — Rosona, Rosona! — Ma, come prima, non rispondeva nessuno. Allora
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tisi senile, da lui battezzata per impoverimento di sangue troppo azzurro, ma invece complicata con un'ipertrofia di fegato, che gli derivava dalle
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III. Dunque, il giovanetto moveva con passo spedito verso casa. Se appena gli occhi di qualche passante si fermavano su 'l sorriso di quella testina
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vuoto, con le braccia abbandonate lungo il corpo su le coltri, mentre le mani magre e ceree a tratto a tratto gli si contraevano con brevi moti
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caratteristica divisa. Era la prima volta che lo incontrava, e bisogna convenire che gli dispiacque non poco con quella capigliatura bruna e folta
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malinconicamente gli occhi in giro e mise un sospirone, senza osare di chieder notizie della bella assente; e, preso in mano un giornale, s'adagio in
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con gli occhi al soffitto, probabilmente pregava per la salvezza della fanciulla; il capitano sbraitava in dialetto; e quatto quatto il conte Sampieri
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altro mondo, dove nulla avesse visto di preciso, ma di cui gli restasse una estrema, dolorosa spossatezza. Suor Istituta e l'ordinanza lo guardavano
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